04 febbraio 2017 – Terzo appuntamento in pochi mesi per LIVE e i suoi sostenitori, con i CLOCHARD di MILANO. Dopo le tappe dello scorso 8 e 28 dicembre, LIVE Onlus è tornata a Milano per dare una mano ai senzatetto.

Vogliamo provare a dare voce ai tanti volontari che ci hanno accompagnato in questa avventura. Abbiamo chiesto di condividere la loro esperienza, e vogliamo partire dai più piccoli.

Sofia, 11 anni:
“Sono rimasta colpita dalla storia di Roberto, chiamato Chicco. Lui ha dovuto affrontare diverse operazioni alla gamba. Aveva un lavoro come tante persone, ma le sue continue cure forzate lo hanno fatto diventare un disoccupato come tanti altri. Purtroppo, però, le cose sono piano piano sempre di più peggiorate. La mancanza del lavoro, una malattia improvvisa di sua moglie/compagna, le continue medicine da comprare… alla fine entrambi non sono più riusciti a mantenersi e così sono finiti, purtroppo, per strada. Grazie all’aiuto di una persona sconosciuta, che ha incontrato casualmente in giro per Milano, oggi, ha un tetto sotto cui dormire: una piccola stanza in una fabbrica abbondonata, senza luce e senza qualsiasi altra comodità. Lui, nonostante tutto, è grato della possibilità che ha avuto. Chicco non potrò mai dimenticarlo, perché mi ha fatto capire quanto possa essere semplice ritrovarsi per strada”.

Ora è il turno di Edoardo e Alessandro, 13 anni:
“Il giorno 4 febbraio siamo andati a Milano, iniziando da San Babila, per fare la nostra consueta attività di donazione ai senzatetto e lì abbiamo conosciuto un personaggio speciale. Si chiama Alessandro Marcolin, un ex broker da 800 milioni l’anno. Oggi è un clochard per scelta. Tempo fà lasciò, infatti, tutta la sua famiglia ed il suo lavoro per vivere per strada. Si fa chiamare il “filosofo dei poveri”. Appena lo abbiamo incontrato ci ha mostrato un libro che stava leggendo: Seneca, “l’orto di essere felici”.
Con le sue citazioni, il clochard Alessandro, diffonde tranquillità e felicità tra i senzatetto. “Quando lo abbiamo incontrato gli abbiamo chiesto se avesse bisogno di vestiti o cibo, e lui ci ha risposto che aveva solo bisogno di sorrisi e felicità.

Prima di diventare quello che è adesso, quando era ancora milionario, aprì una mensa per i poveri dove tutti i clochard di Milano vanno a mangiare e bere gratuitamente. Abbiamo fatto un paragone con i miliardari o milionari di oggi e ci siamo resi conto che la sua scelta è unica. Ci ha colpito molto una citazione, tratta dal “Il Piccolo Principe”, che ci ha voluto insegnare: il mondo è semplice, si vede bene solo se si ha un cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.

Forse Alessandro ha visto davvero bene e ha saputo cogliere il vero senso dell’esistenza umana: si può essere felici solo se si ha un cuore pieno di gioia!.

Per concludere ci teniamo a lasciare un commento di un nuovo volontario di Live Onlus, Carlo:
“Sabato sera ho partecipato per la prima volta nella mia vita, all’esperienza organizzata da Live Onlus in aiuto ai senzatetto di Milano.? Mi sono ritrovato in Piazzale Lagosta insieme agli organizzatori e gli altri partecipanti, ed, insieme, ci siamo spostati prima verso la zona di San Babila e il Duomo di Milano e poi verso le zone della stazione centrale di Milano.?All’inizio ovviamente non sapevo cosa fare, essendo per me la prima volta che facevo un’esperienza del genere, e quindi ho seguito 2 dei 6 bambini che partecipavano a questa iniziativa, oltre ai circa 12/13 adulti.
Abbiamo cominciato a distribuire ai senzatetto le cose ci chiedevano oppure che proponevamo: pantaloni, maglie, giacconi, intimo, coperte e scarpe, per aiutare a combattere in maniera più efficace il freddo pungente di Milano.? E’ stata un’emozione incredibile conoscere queste persone, ascoltare le loro storie e i loro racconti di vita, guardare nei loro occhi e condividere con loro anche momenti di ilarità.?Ho conosciuto poeti, imprenditori sfortunati, persone che hanno scelto di fare questo tipo di vita, ballerini, cantanti, sognatori, ma, soprattutto, persone vere, con le loro storie frutto della loro vita o della loro fantasia.?Ad un certo punto mi sono anche chiesto se ero io ad aiutare loro, oppure loro ad aiutare me a capire meglio i veri valori della vita, ad apprezzare tutto ciò che ho, e che magari spesso do per scontato.?Ovviamente non è tutto rose e fiori. Ci sono stati momenti un po’ più di tensione, soprattutto, in stazione centrale, dove tra le persone che frequentano questa zona ci sono personaggi un po’ su di giri. Alla fine la disponibilità dei volontari ed i loro sorrisi hanno stemperato i momenti più difficili e fatto andare le cose in maniera perfetta.?La cosa che più mi è rimasta dentro di questa esperienza è stato vedere i 6 bambini che hanno partecipato all’evento muoversi con dedizione e gioia in mezzo a questa realtà presente, ma nascosta della città di Milano, e mettersi a disposizione per cercare di accontentare le richieste dei senzatetto.?Stima infinita per i genitori di questi ragazzi, che hanno dedicato una serata libera dai loro impegni. La maggior parte delle persone usa il tempo libero serale per rilassarsi, ma ammetto che trovare il tempo per dedicarsi a coloro che hanno bisogno, che sono dimenticati un po’ da tutti, ti cambia.?Mi rimarrà di questi ragazzi, come dei loro genitori e degli altri volontari, il sorriso, la voglia di aiutare più persone possibili, la caparbietà di andare a cercare chi poteva avere bisogno.
Sono veramente orgoglioso di aver fatto parte di questo gruppo per una sera, di aver conosciuto persone meravigliose come Francesca e Andrea e tutti gli altri, ma soprattutto felice di aver visto dei ragazzi che hanno voglia e gioia di dedicare il loro tempo per le persone più sfortunate.?Io, da padre di un bambino di 4 anni e mezzo, sogno un giorno di poter condividere con mio figlio una serata come quella passata sabato sera, perché penso a quanto possa essere bello, per una famiglia, fare un’esperienza del genere nel proprio percorso di vita.?Grazie a tutti voi per ciò che mi avete donato”.

Come staff di Live Onlus ci teniamo a ringraziare le tante persone che ci hanno aiutato a raccogliere il materiale, il nostro amico e sostenitore Filippo che è riuscito a trovarci gratuitamente un furgone perfetto, i volontari che ci hanno accompagnato in questa importante e diversa serata….

Ogni consegna ci lascia esperienze nuove, ricordi indelebili, ci permette di conoscere persone stupende tra i clochard, tra i volontari e anche se ogni volta ci diciamo “questa è l’ultima”, a fine serata, costantemente, iniziamo a riflettere subito sulla successiva.


Fa inoltre davvero piacere evidenziare anche i due articoli pubblicati su IL GIORNO e sulla GAZZETTA dello SPORT (edizione Milano) di sabato e domenica scorsa, nei quali si è parlato di Live e di questa esperienza con i clochard milanesi.